Nozze sobrie ma all'insegna del glamour quelle festeggiate ieri a Ischia da Luigi Marattin e Gloria Scargetta, a conclusione di una brevissima luna di miele. Arrivati in tutta segretezza sull'isola per evitare ogni possibile clamore della vigilia, solo al termine della cerimonia in chiesa gli sposi, accompagnati dagli stati maggiori di Italia Viva, si sono incamminati a piedi nei vicoletti di Ischia Ponte per raggiungere la location sul mare che ha ospitato il rinfresco per gli sposi e per poche decine di invitati. Assente dell'ultimo momento Matteo Renzi (che pure era atteso sull'isola che ama fin dai tempi delle sue vacanze giovanili), si sono invece visti tutti gli altri leader del partito. Qualche momento di incertezza c'è stato fra i passanti ed i residenti di Ischia Ponte, quando è comparsa una elegantissima Maria Elena Boschi (che malgrado non volesse, ha rubato la scena catalizzando i flash dei paparazzi) tenuta sottobraccio dal fidanzato Giulio Berruti, ed è pure stata scambiata per la sposa. Oltre all'ex ministro, si sono visti Ivan Scalfarotto con suo marito Federico Lazzarovich, e poi ancora Ettore Rosato, Luciano Nobili, Gennaro Migliore e altri esponenti del centrosinistra, fra cui l'europarlamentare del Pd ed ex Sindaco di Ischia, Giosi Ferrandino, che ha fatto gli onori di casa.
La sposa scambiata
Il deputato, professore ed economista di fiducia degli ex premier Renzi e Gentiloni ed attuale presidente della Commissione Finanze, come da tradizione è voluto arrivato per primo e alle 17,15 si trovava già sulle scale della Chiesa del Santo Spirito, a pochi passi dalla Cattedrale di Ischia Ponte. Calato in un classico vestito nero da cerimonia, Marattin ha atteso per una quindicina di minuti la sua sposa, che si è fatta accompagnare a bordo del mitico calessino a tre ruote. Un pezzo da collezione degli anni '50 di proprietà dell'albergatore Michele Barile, lo stesso triciclo a motore utilizzato sui set di alcuni importanti film d'epoca e che poi venne brevettato dalla Piaggio per la produzione in serie dei caratteristici microtaxi che dall'isola verde, con il passare degli anni e per la gioia dei turisti, hanno fatto la loro comparsa perfino sulle piazze delle grandi capitali come Roma e Parigi. Al termine della messa celebrata da Don Carlo Candido, il piccolo corteo si è incamminato per un breve tratto nei vicoletti del borgo marinaro, fino al pontile, dove è stato servito agli ospiti un piccolo rinfresco prima di salire a bordo delle barchette che hanno accompagnato tutti all'Eden (il ristorante alla baia di Cartaromana da sempre famoso per essere il preferito dei personaggi del jet set) dove è stata servita una cena a base di pescato del Golfo, ortaggi a km. zero e vini bianchi d.o.c. ischitani.
Impossibile non far caso alla mancanza di Sarah Nile ieri al matrimonio di Veronica Ciardi, 36 anni, e Federico Bernardeschi, 27. Impossibile perché Sarah è stata una grande amica, ed anche qualcosa di più, della neo sposa, con cui condivise l'esperienza al Grande Fratello 16 e un bacio scoccato di fronte alle telecamere. A chi le domanda come mai non fosse presente ieri al duomo di Carrara, dove si è celebrato il rito religioso tra l'influencer e il calciatore della Nazionale, l'ex gieffina risponde con un lungo, rabbioso messaggio di sfogo. E, per chiarire ulteriormente la sua posizione, pubblica anche alcuni sms che si è scambiata con l'ex amica.
Sarah lascia intendere di aver collezionato molte delusioni nel rapporto con Ciardi, tanto da aver deciso di mettere un punto al legame e di godersi la maternità del piccolo Noah, nato quest'anno ad aprile, e il matrimonio col compagno, l'imprenditore Pierluigi Montuoro, sposato nel 2017. "Ho sempre protetto, ho sempre tentato di capire, ho sempre sorvolato, ho sempre rispettato. Oggi ci sono io, la mia famiglia e il mio benessere che sono le cose più importanti. Vorrei solo cose belle ed evitare dispiaceri inutili. Per tutto questo e molto altro, metto un punto e mi fermo qui". Tutto sarebbe da ricondurre alla "mancanza di apertura mentale" della famiglia degli sposi.
Aggiungiamo i Pantapalazzo ai 40 abiti da sposa fuori dagli schemi del 2017 e invitiamo tutte coloro che hanno scelto di sposarsi con il rito civile a sfogliare la nostra galleria dedicata oppure osare un look da sposa rock!
Dopo molte ore di silenzio stampa finalmente Britney Spears e Sam Asghari hanno condiviso le foto del loro matrimonio segreto. La popstar era romantica con un abito da sposa classico, con maxi scollatura a cuore e velo lungo fino a terra, mentre lo sposo ha scelto un classico smoking nero con i mocassini. L'abito bianco è stato creato da Donatella Versace, amica di lunga data di Britney Spears, presente alle nozze.
Britney Spears, 40 anni, ha sposato il suo personal trainer in un'intima cerimonia nella casa di Los Angeles. Sotto un tetto di rose la coppia si è scambiata anelli scintillanti (al posto delle classiche fedi d'oro) di fronte a circa sessanta invitati, tra cui moltissimi ospiti vip. La popstar ha indossato un abito bianco dalla linea molto semplice: lungo, scivolato e con profonda scollatura a cuore che lasciava le spalle nude. La gonna del vestito si apriva con un profondo spacco laterale e terminava con un lungo strascico. Per l'arrivo all'altare Britney Spears ha indossato sul capo un velo bianco lungo fino ai piedi, coordinato ai guanti trasparenti.
L'abito è stato realizzato nell'atelier di Donatella Versace, amica di lunga data della cantante, che ha poi potuto ammirare il risultato finale di persona: la stilista italiana era presente alla cerimonia. Non poteva certo mancare un dettaglio "anni Duemila": la sposa ha indossato un nastro bianco al collo a mo' di choker. Britney Spears era assolutamente raggiante di felicità: ha pettinato i capelli in morbide onde e per il trucco si è affidata alla make up artist delle star Charlotte Tilbury, che ha creato per lei un look radioso e classico al tempo stesso, realizzato dalla nipote Sofia.
Per te che sei una sposa, la regola è: se indossi le scarpe bianche è opportuno che tu indossi le calze velate bianche, puoi optare per delle belle calze autoreggenti con balza in pizzo, che ti danno un altro vantaggio: quello di essere super sexy.
Da questo versetto è derivato un moltiplicarsi di storie, colte e popolari, orali e scritte, leggendarie ed esegetiche, sul casto Giuseppe. La Storia del bellissimo Giuseppe e della sua sposa Aseneth è tratto suggestivo di questo lungo percorso letterario. Di anonimo autore, certamente ebreo dei primissimi anni dell'era cristiana.
Richard Yates nasce da Vincent, aspirante tenore diventato rappresentante della General Electric, e da Ruth, detta Dookie, scultrice sempre sul punto di sfiorare il successo. Dopo l'abbandono del marito, pur senza un soldo Dookie cerca di far frequentare ai figli scuole e ambienti che li rendano persone raffinate.Nel 1944, subito dopo il diploma, Richard viene arruolato e spedito in Francia. Comincia a leggere scoprendo Wolfe, Hemingway, Eliot e soprattutto Il grande Gatsby, che riterrà sempre, con Madame Bovary, il libro-chiave della tecnica narrativa.Congedatosi nel 1946, si sposa a New York; nel 1951 grazie a una piccola pensione assegnatagli per la lieve forma di tubercolosi contratta in servizio può tornare in Europa e dedicarsi per due anni e mezzo alla scrittura a tempo pieno.Rientrato in America nel 1954, lavora per la United Press, scrive comunicati pubblicitari per la Remington Rand e tiene il suo primo corso universitario alla New School, dove diventa amico di Kurt Vonnegut.Nel 1961, Yates comincia a farsi valere sulla scena letteraria: il suo primo romanzo, Revolutionary Road, accolto con entusiasmo dalla critica, è finalista al National Book Award. L'anno seguente esce Undici solitudini, un volume di racconti che ottiene critiche favorevoli. Intanto Yates, che beve senza ritegno e fuma quattro pacchetti di sigarette al giorno, inizia a soffrire di crisi depressive.Nel 1963 parte per Hollywood, dove gli propongono di sceneggiare un film (mai realizzato) dal romanzo Un letto di tenebre di William Styron. Lavora anche per il Governo, scrivendo i discorsi del ministro della giustizia Robert Kennedy. Dopo i fatti di Dallas, torna a tenere corsi universitari e, sebbene intimamente convinto che la scrittura non si possa insegnare, avrà come allievi futuri scrittori del calibro di Andre Dubus, Mary Robison, Tony Earley e John Casey.Dopo il divorzio dalla prima moglie, Yates si risposa nel 1968, ma i problemi fisici e mentali, il suo carattere testardo e irascibile gli renderanno sempre impossibile mantenere sia una relazione stabile che l'amicizia di chi gli è accanto.Nel 1969 appare A Special Providence. Immagino che si trattasse della sindrome del secondo romanzo, dirà in seguito. Per quel libro mi ci sono voluti sette anni, e alla fine hanno dovuto strapparmelo da dentro. I protagonisti, Robert Prentice, un ghost writer insoddisfatto, e sua madre Alice, artista più illusa che delusa, ricordano i Wheeler di Revolutionary Road, ma anche Richard e Dookie Yates. Gli elogi sono blandi, le vendite modeste.Nella metà degli anni Settanta, l'editore Seymour Lawrence accetta di corrispondergli uno stipendio mensile, grazie al quale Yates scriverà sei libri in poco più di un decennio, nonostante l'alcolismo e la depressione peggiorassero.Alla pubblicazione nel 1975 di Disturbing the Peace, molti critici danno per conclusa la carriera letteraria di Yates, che invece l'anno dopo stupisce tutti con The Easter Parade, una delle sue prove migliori. In seguito, Yates confesserà di essere riuscito a descrivere così bene le sorelle Grimes e il loro mondo perché lui stesso è una delle sorelle (tra l'altro, il soprannome della loro madre è Pookie). Due anni dopo esce A Good School, la cui inusuale delicatezza viene tuttavia frettolosamente scambiata per inconsistenza. Il testo è ispirato, come sempre, alla vita dell'autore: per Yates come per i suoi personaggi la famiglia è il fulcro dell'esistenza. A Elizabeth Cox che, da lui aiutata nell'editing del suo primo romanzo Familiar Ground, gli dice quasi a scusarsi: Non scrivo altro che della famiglia, lui risponde: Non c'è altro di cui scrivere.Nel 1981 la raccolta Liars in Love esce quasi insieme a Di cosa parliamo quando parliamo d'amore di Carver: le affinità di stile e di temi appaiono così evidenti, che è ormai chiaro che Yates è un maestro, alla cui scrittura "seminale" cominciano a ispirarsi gli scrittori americani moderni. Il libro vende abbastanza bene (per gli standard di Yates, che non aveva mai superato il tetto delle 12.000 copie), grazie anche al crescente successo della "short story".Nel 1984 viene pubblicato Young Hearts Crying, ma le vendite sono scarse. Esquire definisce Yates uno dei grandi scrittori meno famosi d'America.Quando nel 1986 esce Cold Spring Harbor, Yates sta già lavorando a Uncertain Times, ispirato al periodo in cui scriveva per Robert Kennedy. Le critiche a Cold Spring Harbor sono contrastanti: la recensione apparsa sul quotidiano New York Times e quella pubblicata nel suo supplemento domenicale giungono a conclusioni opposte. Eppure le sue opere conoscono un momento di rivalutazione: nel 1989 la Vintage ripubblica Revolutionary Road, Undici solitudini e The Easter Parade. In questo periodo Yates insegna alla University of Southern California, soffre di enfisema ed è costretto ad assumere una gran quantità di farmaci, ma continua a fumare come prima.Nel 1991 si stabilisce a Tuscaloosa per insegnare alla University of Alabama, ma soprattutto per dedicarsi completamente a Uncertain Times; il lavoro è però rallentato dalla malattia, che gli permette di scrivere solo una o due ore al giorno.Nel 1992, ricoverato per un piccolo intervento chirurgico, muore per complicazioni post-operatorie, lasciando Uncertain Times incompiuto. Il manoscritto rimane inedito (tranne che per un frammento pubblicato dalla rivista newyorkese Open City), e a tutt'oggi non si sa se esista ancora.Nel 2001, il silenzio sull'opera di Richard Yates è rotto dal New Yorker, che pubblica due suoi racconti. L'aspettativa dei lettori è stimolata, e il successo di The Complete Stories of Richard Yates, che riunisce Eleven Kinds of Loneliness e Liars in Love, è tale che altri editori si affrettano a ripubblicare i suoi romanzi fuori catalogo da tempo. Alcuni scrittori (tra cui "yatesiani di ferro" come Michael Chabon e Tobias Wolff) ne promuovono le opere con una serie di letture pubbliche in giro per gli Stati Uniti, cercando di esaudire, sia pure in maniera postuma, un desiderio espresso un giorno da Yates ad Andre Dubus: non voglio il successo, voglio lettori. Nel 2008 il suo capolavoro, Revolutionary Road (minimum fax 2003, con introduzione di Richard Ford), è diventato un film nel 2009 (diretto da Sam Mendes e interpretato da Leonardo DiCaprio e Kate Winslet).(Nota biografica a cura di Andreina Lombardi Bom) Di ciascuna opera riportiamo la prima edizione americana, e l'eventuale prima edizione italiana.Revolutionary Road, (I Quindici), minimum fax, Roma, 2009Easter Parade, minimum fax, Roma, 2008Revolutionary Road, minimum fax, Roma, 2003Revolutionary Road, Little, Brown, Boston 1961 (I non conformisti, Garzanti, Milano 1964).Undici solitudini, minimum fax, Roma, 2006Eleven Kinds Of Loneliness; Short Stories, Little, Brown, Boston 1962 (Undici solitudini: racconti, Bompiani, Milano 1965).A Special Providence, Knopf, New York 1969.Disturbo della quiete pubblica, minimum fax, 2004.Disturbing The Peace: A Novel, Delacorte Press/S. Lawrence, New York 1975 (Disturbo della quiete pubblica, Bompiani, Milano 1977).The Easter Parade: A Novel, Delacorte Press, New York 1976.A Good School : A Novel, Delacorte Press/S. Lawrence, New York 1978.Liars In Love: Stories, Delacorte/S. Lawrence, New York 1981.Young Hearts Crying, Delacorte Press/S. Lawrence, New York 1984.Cold Spring Harbor, Delacorte Press/S. Lawrence, New York 1986.The Collected Stories of Richard Yates, introduzione di Richard Russo, Holt, New York 2001. 2ff7e9595c
Comments